lunedì 22 novembre 2021

INTERVISTE AUTORE Puntata #67

Intervista a Titti Preta. ❤

1. Ciao Titti. Come nasce questa passione per la scrittura? 
1. Ciao, Debora e grazie per l’opportunità che mi offri! La scrittura nasce in me come esigenza di vita, come pratica quotidiana ma anche per il mio lavoro di prof! Sono docente di Lettere Antiche e ho sempre usato redigere appunti e dispense per i miei allievi. Inoltre sono un’antichista ed esperta di Beni Culturali e scrivere è fondamentale in questo campo. Ti confido che, comunque, Titti Preta scrittrice è nata molto prima della studiosa di antichistica classica, anche se il debutto è avvenuto parecchi anni dopo la prima pubblicazione di epigrafia, nel lontano 1992. In verità, l’attitudine allo scrivere è sorta tra i dodici e i tredici anni: si trattava di testi liberi, di recensioni su programmi televisivi che mi appassionavano, sunti e componimenti in prosa e poesia. Poi ci fu nell’81 l’impegno in una testata radiofonica e in una redazione giornalistica: stesura di copioni per la programmazione, articoli su conferenze, interviste… Una “palestra d’inchiostro” in cui esercitavo la mia creatività. Al mondo classico devo molto per quanto attiene il rigore e l’osservazione di una serie di “regole” che solo la disciplina delle “lingue morte” è riuscita ad infondermi. Certo, si può essere scrittori anche senza aver studiato il latino ed il greco, ma nel mio caso e avendo operato alcune particolari scelte tematiche, la formazione in questo senso è stata determinante. Penso ai miei romanzi archeologici come “Il segreto della ninfa Scrimbia” integrato dalla fiaba mitologica omonima, “L’ombra di Diana” in cui ho composto un epitaffio (epigrafe funebre) in latino o “Il sigillo della dea Pandina”, in cui analizzo un testo in greco epigrafico (solo per citare alcuni esempi…) Solo la conoscenza della civiltà antica mi ha permesso di dar vita ad opere così complesse, frutto di anni di ricerche e studio.  

2. Che tematiche tratti maggiormente nei tuoi libri?
2. Come avrai capito, l’archeologia e le civiltà della Magna Grecia (la Calabria in antichità) con miti, leggende e tradizioni popolari. 
Inoltre sono studiosa di Beni Culturali ed organizzo la materia scrittoria come una sorta di reportage sui luoghi: è quanto avviene nel mio ultimissimo romanzo che ho deciso in esclusiva di presentare in quest’intervista: “Sulle orme di Byron”. È un romanzo giallo che nasce da alcune mie passioni: Roma, la cultura romantica inglese e il Grand Tour, contaminate attraverso l’originale televisivo “Il segno del comando” (1971), di cui sono una fan, e di cui riutilizzo il plot narrativo per creare un’opera visionaria e immaginifica, che funge da guida ai luoghi di Roma toccati dal poeta George Byron e dal suo studioso Edward Forster, invitato per tenere una conferenza a tema. Sin dall’arrivo in città, il professore di Cambridge si ritrova invischiato in un intrigo negromantico, al cui centro vi è un medaglione con la civetta, regalo di una sfuggente modella di via Margutta: Lucia, che fu la compagna del pittore Marco Tagliaferri, di cui Forster è il sosia. E, mentre la vicenda al cardiopalma si anima di colpi di scena, strane coincidenze e morti sospette, si ripercorrono le orme di Byron e degli scrittori del Romanticismo, vivendo una straordinaria pagina di storia letteraria tinta di suspense. L’opera è una splendida “passeggiata letteraria” sui magnifici luoghi della Caput mundi.    
 
3. Quali sono i 3 libri (non tuoi) che, secondo te, non dovrebbero mai mancare in una libreria? E perché? 
3. Qui gioco facile. Come saprai, sono una appassionata divulgatrice di Dante Alighieri, dunque in ogni libreria che si rispetti non può mancare la Divina Commedia e, proseguendo su questo solco, Omero: se non l’Iliade, almeno l’Odissea in buona traduzione (io amo quella di Rita Calzecchi Onesti). Infine, “il classico dei classici” per antonomasia nella prosa: I promessi sposi del grande ma non sufficientemente letto Alessandro Manzoni.
Si tratta di tre capolavori alla base della nostra civiltà, non credo che ci sia bisogno di offrirne altra motivazione. E, pur avendoli (spero) studiati a scuola, occorre rileggerli spesso.  
 
4. Qual è il genere letterario di cui non hai mai scritto ma che ti piacerebbe scrivere? E perché? 
4. Ho scritto tanta narrativa (gialli, mystery, racconti storici e psicologici sulla violenza di genere e anche racconti per ragazzi) e anche qualche libro di saggistica (storia antica e demologia). 
Spero, prima o poi, di pubblicare un libro di sole poesie. Non è che non le scriva, infatti costellano spesso i miei romanzi, ma mi manca una silloge poetica vera e propria. Infatti credo che sia arduo pubblicare un genere che mette a nudo la propria anima. Occorre essere davvero pronti spiritualmente ed io ancora non lo sono. Ovviamente, mi riferisco alla poesia lirica alla maniera leopardiana, essendo portata al Romanticismo (lo avrai capito dall’importanza verso George Byron, il più grande poeta romantico inglese…)     

5. Progetti per il futuro?
5. I progetti si accavallano perché fanno parte della creazione artistica che non può interrompersi e va continuamente nutrita. Come annunciato, è appena uscito il giallo “Sulle orme di Byron”, ma non rimarrò certo inattiva. Infatti sto per rimettere mano ad un noir che tengo nel cassetto e che si è aggiudicato il secondo posto al Premio Parole nel Vento, 2014. Il titolo è “Bella di notte” e, chiaramente, il titolo fa intuire come si qualifichi la protagonista, anche se il personaggio principale è un fotoreporter di origine calabrese. Anche questo giallo è ambientato a Roma. La sua location è Via Margutta e mi sono ispirata a “Quer pasticciaccio brutto di via Merulana” di Carlo Emilio Gadda. Inoltre, ho in mente di espandere un racconto su una magara (strega popolare) calabrese soprannominata “La Salamandra” (che ha vinto il Premio R. Gatti a Perugia nel 2017).   
Per completezza, nel ringraziarti lascio una mia breve biografia letteraria, a coronamento della tua intervista. Alla prossima!

Maria Concetta Preta, Cavaliere al Merito della Repubblica, laurea in Lettere Classiche conseguita a Firenze, docente di Discipline umanistiche (Italiano, Latino e Greco), esperta di epigrafia classica e Beni Culturali, ha dato alle stampe il saggio storico: Il municipium di Vibo Valentia, quindi debutta nella narrativa con Il segreto della ninfa Scrimbia, che si è aggiudicato il premio Nazionale Le Parole di Arianna - 2013 ed è risultato finalista al Premio Tropea 2013. Il noir La signora del Pavone blu giunge al settimo riconoscimento nazionale, e Rosaria, detta Priscilla, e le altre e Angela la Malandrina-Storia di brigantaggio e libertà, racconti storici al femminile, sospesi tra indagine antropologica e psicologica, riscuotono unanimi consensi, come a Venezia per il Premio Marzo Donna 2016 o la vittoria al Premio di Acireale Racconti di Donna 2015. Pubblicazioni del 2016: L’ombra di Diana, romanzo storico, e Ragazza del Sud che tratta di amore e 'ndrangheta. Nel 2017, per il trentennale della morte della cantante calabro-francese Dalida, pubblica Cercando Jolanda e dà avvio alla serie di racconti didattici per le scuole medie con Gli occhi neri di Aisha, Dài che ce la fai, L’enigma della fontana scomparsa, Fata Smeralda, La Malandrina. Ritorna alla saggistica con Scrimbia e Nove come le Muse, vincitore nel 2017 del Premio Bova Rolfhs Mosino Karanastasis per la difesa della cultura grecanica. Torna al mystery nel 2019 con Il sigillo della dea Pandina. E, nel 2020 pubblica L’abbraccio della notte, che riprende la storia dei delitti del Mostro di Firenze. La scrittrice gestisce un blog culturale, cura la pagina Instagram vinta_ge80 (storia del costume degli anni 80 e dintorni) e organizza passeggiate letterarie nella sua città.

LIBRI PUBBLICATI: 
1. https://www.amazon.it/Sulle-orme-Byron-Titti-Preta/dp/8868154021/ref=mp_s_a_1_2?dchild=1&keywords=byron+preta&qid=1626874445&s=books&sr=1-2

2. https://www.youcanprint.it/angela-la-malandrina-storia-di-brigantaggio-e-liberta/b/67e07a1a-75d7-5c60-95d6-69f108f912f6

3. https://www.youcanprint.it/la-signora-del-pavone-blu/b/9fe1816d-5c52-5149-a7dd-5825a5c245fd?

4. https://www.youcanprint.it/labbraccio-della-notte/b/3ec3e884-e15b-5269-a2e6-3406fcc92fea?

5. https://www.youcanprint.it/il-sigillo-della-dea-pandina/b/2b0aef84-6f9d-54f7-b98c-5a0e2f47e22b

6. https://www.youcanprint.it/gli-occhi-neri-di-aisha/b/a7a8bdde-afd7-5646-8150-59a70966a946?

7. https://www.youcanprint.it/dai-che-ce-la-fai/b/a4a34eb1-a243-5e4a-bd5e-defd7cab6345?

Grazie mille. Alla prossima. ❤



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